Un’altra bellissima ed importante iniziativa sostenuta dall’Associazione Piesse: la proposta didattica per la simulazione di procedure chirurgiche di urgenza ed emergenza presso il “Simulation Theater HUVANT” di Via Ponzio 7, Milano
La proposta formativa è indirizzata ai Medici della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Urgenza di Milano Bicocca, ed ai Medici di Area Critica della ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda.
L’intento di questa proposta didattica è quello di sviluppare un percorso formativo mirato a stimolare ed accelerare il processo cognitivo necessario per l’apprendimento di pratiche tipicamente chirurgiche e anestesiologiche, ma fondamentali anche per i medici urgentisti, medici specializzandi in Medicina d’urgenza e altri professionisti sanitari che operano in area critica.
Il percorso si inserisce in un progetto più ampio rivolto a diverse specializzazioni, utilizzando la simulazione di procedure complesse, che oggi possono essere eseguite con manichini o modelli atipici, in grado di fornire una rappresentazione anatomica accurata mediante stampa 3D, eliminando così la
necessità di utilizzare animali o materiale biologico per le simulazioni.
Saranno selezionate una serie di apprendimenti di medical and surgical skills su questi modelli, al fine di stimolare il processo cognitivo e consentire la ripetizione delle simulazioni, anche per procedure complesse, per favorire la familiarità e la sicurezza del medico in contesti di urgenza clinica.
Il percorso prevede inizialmente 8 giornate per ciascun anno accademico (due giornate al mese) per un arco di 8 mesi annuali, con la capacità di accogliere 8 candidati per ciascuna giornata, per un totale di 62 candidati per anno considerando la partecipazione di ogni candidato a due giornate per ciascuno dei cinque anni di specializzazione.
Il corso sarà coordinato dal Dr. Paolo Aseni Paolo specialista chirurgo e da due specialisti in Anestesiologia (Dr.ssa Anna Rossi Anna e Dr. Marco Vettorello) e sarà rivolto agli specializzandi della Scuola di Medicina d’Urgenza, e successivamente ai medici della Medicina d’Urgenza e ad altri operatori
sanitari che lavorano in area critica nella struttura ospedaliera di Niguarda.